Volvemos a los orígenes: PROHIBIDO A LOS HOMBRES, capítulo V


Salgo del lavabo y vuelvo a la sala de espera. Esta vez me siento más vacía. E intrigada. ¿Qué tendrán que ver las relaciones sexuales y el pipí con una ecografía? El suspense acaba un cuarto de hora después: me llama la misma enfermera, entro en una sala en la que hay una camilla, y allí es donde la muy impertinente me da el segundo mazazo: “Desnúdate completamente de cintura para abajo y estírate en la camilla”. De cintura para abajo…¿No habrá querido decir lo contrario? Si me tiene que echar el gel ése en la barriga, mejor sería que me desnudara de cintura para arriba…¿Será una novata y es su primer día de trabajo? Mi cabeza no deja de dar vueltas al asunto mientras accedo dócilmente a quitarme la ropa, calcetines incluidos, y me estiro en la camilla. Menos mal que no me lo ha pedido un dentista, porque sí que habría resultado sospechoso.
Se abre la puerta. Es la doctora. Por fin, un poco de sentido común en esta desconcertante situación. A ver si me aclara las cosas. Pues no. Peor aún: la doctora me saluda, se sienta a mi lado delante de una pantalla…¡y me dice que me abra de piernas! De acuerdo, soy muy lenta de reflejos, y a estas alturas ya tendría que haber adivinado que la ecografía que me van a hacer, decididamente no es como la que tantas veces he visto en la tele. Pero yo seguía obcecada con esa imagen en la cabeza, que nada tenía que ver con mi realidad en la camilla. Y yo sin caer. No de la camilla, sino en la cuenta.

(continuará)

13 comentarios:

Anónimo dijo...

Mi chiamo Carlo ed abito ad Amardolce... Non capisco bene lo spagnolo ma, leggendo le cose che hai scritto, ho la sensazione che tu sia un'artista vera, allo stato puro. Un'artista che non accetta compromessi con il potere, gestito soprattutto dagli incapaciti e dagli ipocriti.
In bocca al lupo!!!

Anónimo dijo...
Este comentario ha sido eliminado por un administrador del blog.
Mercedes Pajarón dijo...

Carlo da Amardolce (bellissimo nome), ti ringrazio di cuore delle tue gentilli parole. Capirai il mio orribile italiano?

Anónimo dijo...

Hai la stoffa dell'artista perchè sai essere anche ironica.
Carlo
P.S.Il tuo italiano è (quasi) perfetto!

Mercedes Pajarón dijo...

Carlo, quando sono nata, il dottore ha detto ai miei genitori: "Tutto è andato bene, ma...mi sono dispiaciuto del fatto che il bebè è troppo... ironico!"

Anónimo dijo...

Mi chiamano Mimì, ma il mio nome è Lucia. La storia mia è breve: a tela o a seta riccamo in casa e fuori. Son' tranquilla e lieta ed è mio svago far' gigli e rose. Mi piaccion' quelle cose che han sì dolce malìa, che parlano d'amor, di primavere, di sogni e di chimere, quelle cose che han' nome poesia...
Lei m'intende?

Mercedes Pajarón dijo...

Mimì-Lucia,mi dispiace, ma non ho capito bene quello che hai scritto!

Grazie comunque del tuo commento!

Anónimo dijo...

Mimì-Lucia è una poetessa veramente molto brava!
Sono contento che l'arte letteraria di Mercedes sia apprezzata anche dagli italiani.
Francesco

Anónimo dijo...

Tante grazie, Francesco. Ma scometo che Mercedes non ha capito niente :-(

Bene, ecco un altro piccolo pezzo:

Quella fiamma che m'accende
Piace tanto all'alma mia,
Che giammai s'estinguerà.
E se il fato a voi mi rende,
Vaghi rai del mio bel sole,
Altra luce ella non vuole
Nè voler giammai potrà.

Mercedes Pajarón dijo...

Mimì-Lucia, ho finalmente capito quando ho letto "Che giammai s'estinguerà"... Troppo tardi, vero? Credi che io abbia qualche problema con il signore Alzheimer?
(mamma mia, se Puccini levassi la testa...!) ;-(

Mercedes Pajarón dijo...

... Francesco non ha capito neanche niente!

Anónimo dijo...

E' una poesia classica, molto bella, ma di difficile comprensione...

Francesco

Mercedes Pajarón dijo...

Mimì-Lucia e Francesco, preferisco senz'altro :
"Ma il mio mistero è chiuso in me,
il nome mio nessun saprà!
No, no, sulla tua bocca lo dirò
quando la luce splenderà!"

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